giovedì 25 novembre 2010

Un aprile a Parigi..

foto di Elisa Trevisan 
Oggi risistemavo vecchi disegni e mi sono ricordata di quando ai tempi dell'università, non avendo ancora la mia reflex (la sognavo già però...), l'unico modo di prendere appunti di viaggio era armarsi di taccuino, matita e pazienza.


Lo sguardo che sta dietro allo scatto di una foto è sicuramente
preciso, indagatore e sensibile. 
Quando si deve disegnare però, si obbliga l'occhio ad uno sforzo in più: ci si deve soffermare in genere più a lungo sul soggetto, lo si deve scavare.


Con questo non intendo stabilire l'utilità maggiore di uno e dell'altro, anzi, adoro fotografare ( c'è qualcuno che lo sa molto bene!) e la sfida di cogliere espressioni e movimenti di qualche decimo di secondo mi appassiona come poche altre cose. 


Credo però che lo sforzo di disegnare tanto, non avendo altri mezzi per registrare i viaggi, mi abbia aiutato non poco anche ad avere un occhio più attento quando fotografo. E' stato un esercizio davvero ripagante e stimolante.


Tutto questo per fare un piccolo appunto sul viaggio a Parigi che ho fatto con Elisa, amica di università e non solo, pochi mesi prima della laurea. 
Lei è stata la reporter di tutto il viaggio e io compaio in molte foto seduta in qualche angoletto nelle pose più "sconvenienti" mentre disegno da angolazioni varie.






Notre Dame du Haute, Rochamp -  Le Corbusier

Come si vede dai disegni siamo state anche ben fuori Parigi. Della capitale mi fa ancora tanto ridere pensare a quando siamo andate a Montmartre in mezzo agli artisti ed ovviamente ci siamo fatte abbindolare dalla più stramba di tutti, una certa Aurora Colì, che sosteneva avere un glorioso passato. Ho controllato in internet ed sembra sia vero!! Vi risparmio il ritratto che mi ha fatto, lo nascondo "gelosamente".

Per concludere, dico solo che ora oltre che scattare foto, in viaggio tengo ancora stretto a me il mio taccuino per i miei appunti personali. Devo dire che al ritorno e col passare del tempo apprezzo sempre di più quel disegno magari fatto in fretta o per ingannare l'attesa di un treno...






1 commento:

  1. ^^ gli schizzi fatti senza pretese nei momenti d'attesa sono sempre i migliori! :D

    RispondiElimina